Alba Adriatica - Bio attivatori per pulire la foce del torrente Vibrata

Il Comune torna a spendere 33mila euro, al fine di evitare eventuali problemi ambientali.

ALBA - Scattata l'operazione per prevenire un eventuale inquinamento del torrente Vibrata, in prossimità della foce. Infatti, il Comune albense ha deciso di investire 33mila euro per l'acquisto di bio attivatori enzimatici, capaci di risanare le acque fluviali stagnati che, durante il periodo estivo, si formano alla foce dello stesso fiume. Un alto fattore di rischio (in assenza di specifico trattamento con enzimi naturali), per la proliferazione di elementi inquinanti, in particolare modo di enterococchi ed escherichia coli, ma anche un provvedimento utile per non incappare in ordinanze di divieto di balneazione. Sì, perché lo sbocco fluviale tra Alba e Martinsicuro è uno dei principali punti di prelievo dell'Arta ed un risultato negativo potrebbe incidere sul buon percorso di recupero ambientale intrapreso, in questi ultimi 4 anni, con lo scopo di riottenere la Bandiera Blu ritirata nel 2013. L'intervento tecnico, affidato ad una ditta lombarda specializzata nel settore, si svilupperà in numerose (oltre 30) immissioni di enzimi, a partire dal vecchio ponte in via Roma, utili a tenere pulite le acque del torrente per l'intera l'estate. In tale tematica  ambientale si inserisce anche l'attesa riconsegna del nuovo depuratore consortile, in costruzione nella zona artigianale di Alba. L'importante opera, dal costo di oltre 10milioni di euro, dovrebbe entrare in funzione prima della stagione balneare 2020, nonché garantire una maggiore efficienza di depurazione, per circa 100mila abitanti rispetto ai 30mila precedenti. L'attivazione del moderno impianto potrebbe mettere fine molti aspetti critici del passato che, in alcune occasioni, hanno contribuito a generare guai di natura ecologica. Finora, per i bio attivatori, l'ente comunale albense ha speso oltre 150mila euro.