(12 Marzo 2020)
Alba Adriatica - Coronavirus: la vita degli albensi che vivono a Milano
E', questo, il caso della figlia del pediatra Nicola D'Amario ma anche di altri genitori.
ALBA - Sono circa 50, tra albensi e zone limitrofe, le persone che risiedono a Milano per motivi di studio e di lavoro. La gran parte di loro sono studenti ma non tutti si sono affrettati a prendere il primo treno per tornare a casa. E', questo, il caso della figlia di un conosciuto pediatra di famiglia che opera nella cittadina costiera, il dottor Nicola D'Amario (nella foto), impegnato anche nell'organizzazione di un decennale convegno medico ad Alba, previsto a Giugno ma ora a rischio di essere annullato. "Non sono -ha detto  -preoccupato, anzi le ho consigliato di restare a Milano". La giovane albense, tra qualche settimana, dovrà affrontare l'esame di laurea in Giurisprudenza. "L'Università -prosegue D'Amario- è chiusa ma lei sta seguendo le lezioni sul web e, forse, anche la la tesi potrà essere discussa in collegamento telematico". Non esistono poi particolari problemi di approvvigionamento merci o alimenti. "Quando ci sentiamo al telefono -racconta il professionista- riferisce che non ci sono emergenze in tal senso ma che, invece, è molto cambiata la vita quotidiana. Non si va in giro per ristoranti e locali, al massimo una cena in casa con pochi amici e le comunicazioni avvengono solo attraverso la rete".
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