(19 Novembre 2020)
Val Vibrata - Tre case di riposo in Val Vibrata a rischio chiusura
L'allarme per la pesante posizione debitoria č stato lanciato dal coordinamento "Area Blu".
VAL VIBRATA - Apprensione per le sorti di 4 case di riposo: una a Teramo e ben 3 collocate in Val Vibrata (Civitella del Tronto, S. Omero e Nereto), gestite dalle cooperative "Polis", "Futura", "Sirena" e "Filadelfia". A lanciare l'allarme, dopo l'ultima riunione, è stato il coordinamento "Area Blu", composto da amministratori pubblici e cittadini, che ha fatto appello all'assessore regionale Pietro Quaresimale per accelerare la soluzione della problematica delle case di riposo dell'ASP1 (Azienda Servizi alla Persona). Un problema legato anche all'intoppo che non permette la ratifica del nuovo Cda, da parte della Giunta regionale, attesa  da oltre 5 mesi. "Si tratta -ha spiegato Domenico Di Matteo membro del direttivo di Area Blu, nonché ex sindaco di Tortoreto- di una situazione economica al limite che rischia di portare alla chiusura delle strutture, in cui lavorano 250 dipendenti, con circa 350 ricoverati". A gravare sul destino di questi importanti centri di assistenza agli anziani la pesante posizione debitoria che registra l'ASP1, per quasi 6milioni e mezzo di euro. "La retta di 40 euro al giorno -ha proseguito Di Matteo- pagata dai familiari degli assistiti, non è sufficiente a garantire il futuro del fondamentale servizio sociale, svolto sempre in maniera encomiabile nonostante le difficoltà economiche degli addetti che ancora non ricevono gli stipendi di settembre e ottobre". Un contesto ingarbugliato che potrebbe causare lo stesso abbandono del posto di lavoro, da parte dei dipendenti, mettendo in crisi centinaia di famiglie che contano sull'assistenza delle 4 case di riposo. "La Regione Marche -ha poi sottolineato il presidente del Comitato civico della Val Vibrata- in situazioni analoghe si fa carico pro quota delle spese gravanti per le case di riposo, fornendo un contributo di circa 40 euro per ospite. Noi chiediamo che la stessa cosa venga fatta dalla Regione Abruzzo, visto che da lustri non contribuisce finanziariamente alla gestione del servizio. Tutte le Giunte regionali -ha stilettato- non hanno fatto nulla, mentre il debito si è accumulato". Di Matteo, infine, si è chiesto come sia stato possibile che tutti gli amministratori pubblici vibratiani, non si siano mai occupati del grave problema.
 

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