(28 Giugno 2021)
Arte in Comune, espone l'artista Marco Genevosi che dona 31 riproduzioni
"Nei mesi del Covid massima creatività. "Il mio maestro? il professor Sandro Melarangelo"
ALBA - Liceo artistico, a Teramo e Accademia di Belle Arti, a l'Aquila. E', questo, il percorso di studio che caratterizza gran parte degli artisti locali che da ragazzi hanno sognato di diventare pittori, decoratori, scultori. Alcuni di loro sono riusciti a trasformarlo in realtà quotidiana, come Marco Genevosi (nella foto con il sindaco di Alba), nato a Campli nel 1962, ma da oltre 30 anni residente nel centro rivierasco con la famiglia. "Il mio principale maestro -racconta Genovesi- è stato il professore Sandro Melarangelo che mi ha trasmesso tutto, dalla tecnica alla passione per la pittura. Negli anni successivi ho superato con lode l'Accademia che mi ha fatto scoprire altre forme pittoriche. Ho iniziato a integrare figurativo e astratto, creando una dimensione surreale, ma nello stesso periodo mi sono innamorato dell'arte dell'incisione". Infatti, a conclusione degli studi, Genovesi si iscrisse ad un corso di specializzazione alla Calcografia di Stato, a Roma, dove ha appreso l'arte di lavorare su lastre di zinco e tramite torchio calcografico a stampare le incisioni su carta. "In quel campo -dice l'artista abruzzese- mi sentivo particolarmente dotato ma per motivi economici tornai a casa, per iniziare a lavorare con alcuni studi grafici. Dopo una lunga gavetta ho aperto il mio, pur non smettendo mai di dipingere. Utilizzo colori acrilici e vari supporti: dal legno, alla tela, al cartone. Non mi sento influenzato da nessuna corrente artistica, la mia ispirazione è spontanea. Prima di dipingere -svela il pittore- fisso la tela anche per diversi giorni, fino a quando non scatta la scintilla, l'impulso a prendere in mano pennelli e colori, preceduti da alcuni bozzetti a matita". Genovesi, comunque, dopo gli impegni di lavoro, trova sempre ritagli di tempo per mettersi all'opera. Anzi, l'anno scorso, nel periodo più duro della pandemia da Covid-19, al pari di altri artisti, ha incrementato la produzione di dipinti. "Sembrerà assurdo -rammenta- ma sono stati mesi alquanto creativi, in cui mi sono dedicato in modo assoluto alla pittura, tutti i giorni anche per 8-9 ore. Il mio laboratorio era sempre aperto". Le mostre effettuate dal pittore non mancano, a cominciare da quelle giovanili allestite insieme alla moglie Tania anche lei pittrice, a quella di S. Remo all'interno del Casinò, fino alla partecipazione al prestigioso Premio Michetti a Francavilla al Mare. Intanto, da sabato scorso, le sue ultime opere sono in mostra nel Municipio albense, nell'ambito della manifestazione "Arte in Comune". Donate dall'artista 31 riproduzioni dei più grandi maestri di tutti i tempi, da Andy Warhol a Leonardo. "Ho unito -conclude Genovesi- tecniche diverse, tra pittura e grafica digitale. Sono un ottimo riproduttore di opere d'arte".
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