(13 Settembre 2022)
Mare, alberghi e stabilimenti marini aperti fino al 18 settembre
Emerge il problema di gestire le cucine ma i turisti vogliono la pensione completa
ALBA - Stagione turistica in via di conclusione, con la gran parte delle strutture ricettive, tra hotel e residence, che resterà aperta fino a domenica 18 settembre. "Bella stagione per gli hotel -dice Andrea Montecchia, titolare dell'hotel Sporting, nonché presidente del consorzio turistico Costa dei Parchi-  anche se a luglio c'è stata meno gente negli appartamenti, a causa del ritorno delle vacanze all'estero. Faccio i complimenti al Ruzzo per l'ottima gestione del sistema delle acque reflue, ad iniziare dal funzionamento del nuovo depuratore, per oltre 100mila persone, che ci ha permesso di avere acque marine sempre pulite. Ora bisogna realizzare il nuovo lungomare, recependo alcune osservazioni fatte dagli stessi albergatori, e realizzare subito le barriere antierosione, in massi". "Dal punto di vista delle presenze -aggiunge Mauro Magnani dell'hotel Doge- per gli hotel è stata una stagione eccellente. La media del soggiorno è di 5 giorni, considerato che non si va oltre una settimana di vacanze e diverse prenotazioni riguardano solo il week-end, dal venerdì alla domenica". Anche Magnani desidera un nuovo lungomare e barriere marine rigide". Non mancano però altri interrogativi, alla luce delle forti difficoltà a reperire personale qualificato e di riflesso a garantire il funzionamento delle cucine, per offrire la classica pensione completa. Un fattore critico che ha già portato due alberghi storici sul lungomare di Alba a trasformarsi in "bed&beakfast", facendo felici i ristoratori che auspicano tale soluzione per l'intero comparto alberghiero. "Il 90% delle richieste -riferisce Massimo Beligni, dell'hotel Astor- riguarda la pensione completa. In questo momento, è ancora presto per immaginare di escludere dall'offerta colazione, pranzo e cena. La nostra fascia turistica -evidenzia Beligni- è di tipo familiare e si rischierebbe di avere molte camere vuote". "Mantenere il servizio di pensione completa -svela Magnani- sta diventando un assillante preoccupazione, nonché una grande seccatura. Sarei contento di lavorare con formule, peraltro già in listino, che mi consentano di eliminare i pasti principali, ma i nostri turisti chiedono in massa la pensione completa e l'ombrellone in spiaggia". In tal senso, ad incidere anche il fatto che con il sistema "bed&brekfast", i costi per il turista diventerebbero ben più alti della quotidiana tariffa alberghiera, tutto compreso. "La svolta, -chiosa sull'argomento Montecchia- per rendere meno complicata la situazione del servizio pasti, potrebbe essere nel proporre mezza pensione: colazione e cena, pranzo escluso".
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