L'illecita attivitą, gestita dai cinesi, era molto attiva tra Alba e Martinsicuro

ALBA - Operazione della Squadra Mobile della Questura di Teramo, contro la prostituzione che dilaga, in particolare, ad Alba e Martinsicuro. Il blitz denominato "Red Lantern" ha visto il controllo di 20 appartamenti, 35 soggetti indagati e l'emissione di 6 ordinanze di custodia cautelare. L'indagine della polizia teramana, durata circa un anno, ha messo in luce un giro di prostituzione cinese, molto fiorente tra Alba Adriatica e Martinsicuro. Il contatto con i clienti del sesso a pagamento era favorito dalle inserzioni su riviste di settore e siti internet. Al telefono una cinese indicava ai clienti le abitazioni dove recarsi per trovare le prostitute orientali, al prezzo di 50 euro. Gli alloggi delle ragazze erano gestiti da cinesi che li affittavano da 1.000 a 2.000 euro e le prostitute avevano ai loro sfruttatori dovevano il 60% degli introiti, per poi spedirlo in Cina. L’incasso veniva, quindi, trasferito in Cina per mezzo di bonifici bancari. In carcere sono finiti Chen Xiaolan, 38 anni, Hu Jinshuang, 23 anni, Pei Renquan, 36 anni clandestino, Peng Ting, 29 anni clandestino e Fang Yunxia, 28 anni, mentre C.M., è ricercato. "E’ stata un'attività molto complessa - ha illustrato il capo della Squadra Mobile di Teramo, Gennaro Capasso- specie per quanto riguarda le difficoltà a capire i colloqui in lingua cinese intercettati". 30 prostitute cinesi identificate, con 18 rispedite in patria. Non mancheranno verifiche su coloro che hanno affittato gli appartamenti.