Alba Adriatica - Polemiche dopo la neve da parte dei Verdi teramani
ALBA - La federazione provinciale dei Verdi raccoglie le proteste dei cittadini albensi per la mancata pulizia delle strade in seguito alla neve caduta nei giorni scorsi. "Nella cittadina costiera -scrive il rappresentante degli ambientalisti teramani, Giuliano Marsili- sono caduti solo 10/20 c

entimetri di neve ma gli abitanti della località balneare hanno subito gli stessi disagi e le stesse sofferenze di altri centri interni, sommersi dalle abbondanti nevicate. Nessun piano neve, -si insiste nella nota critica- nessun piano di protezione civile e nessuno che sia intervenuto per aiutare gli automobilisti in difficoltà, soprattutto, in via del Vecchio Forte". Per Marsili che, invece, elogia l'efficienza del piano neve attuato nel Comune di S. Omero, ad Alba si creato il forte rischio di bloccare e paralizzare l'intera cittadina. "Alba -si stiletta poi nel comunicato- è, comunque, bloccata da un'amministrazione comunale occupata solo a costruire palazzine, cemento su cemento. L'ultima cavata -rivela Marsili- è stata chiusa per dare spazio a palazzine e ad una piccola insignificante arena, parto cesareo di un accordo tra costruttori e sindaco". I Verdi provinciali, infine, tornado sull'argomento neve attaccano anche l'assessore comunale all'Ambiente, Gabriele Viviani, concludendo che il peggior piano neve è stato proprio quello albense. A margine del comunicato bisogna evidenziare anche le lamentele dei commercianti che, per diversi giorni, hanno registrato un consistente calo degli incassi. "Meno male -si è osservato con amara ironia- che siamo in pianura".