Alba Adriatica - Procede il progetto per altre telecamere in cittą
Da poco inviato in Prefettura ora si attende l'ok per passare al loro posizionamento

ALBA - Il progetto sulla sicurezza urbana che prevede un ulteriore potenziamento della rete di video sorveglianza, è già stato inviato negli uffici della Prefettura, in attesa di ricevere l'approvazione a procedere, in tal senso. Ad affermarlo è stato lo stesso sindaco di Alba,
Tonia Piccioni, che, dopo aver attuato il primo e consistente impianto di telecamere (33 in funzione dal dicembre 2015 nei principali siti municipali), adesso ha in programma di concludere quanto iniziato e promesso. La seconda fase del progetto permetterà il posizionamento di altre 15 telecamere, per coprire luoghi del territorio urbano, non considerati nel disegno originario, finanziato dalla Regione. Inoltre, il sistema di video sorveglianza albense, grazie alla scelta di realizzare un ponte "wireless" (con una spesa a carico del Comune per circa 20.000 euro), si è dotato della possibilità di essere implementato, fino a supportare altre 50 periferiche. "Fino a due anni fa circa -ha osservato il primo cittadino- ad Alba non c'era nessuna telecamera accesa, a difesa delle strutture pubbliche, a cominciare da Palazzo di città. Proseguiremo il percorso anche perché emergono sempre nuove situazioni critiche". Ai luoghi già controllati (Comune, polizia municipale, villa comunale Flaiani, stazione ferroviaria, tutte le scuole e asilo nido, bocciodromo, magazzino municipale, cimitero, Bambinopoli, palazzetto dello Sport e campo di calcio adiacente), presto si aggiungeranno telecamere agli ingressi cittadini, nonché in altre zone a ridosso della riviera (area riservata al Fratino ed al Giglio di mare), soggette ad atti di vandalismo.