Alba Adriatica - I balneatori vogliono ritoccare il limite dei decibel
Il mutamento richiesto lungo la riviera. Intanto c'è chi abbandona la "dance" per musica più soft
ALBA - "La località balneare senza musica sarebbe un mortorio". Ad affermarlo diversi gestori di stabilimenti balneari che vorrebbero rivedere, almeno lungo

la riviera, il limite in fatto di emissione dei decibel, imposto dalle norme del Piano acustico comunale, vigente dal maggio 2014. "Al momento -ha detto
Sergio Santomo del lido Stella d'Oro che ha proposto spettacoli quasi ogni sera- non c'è soluzione possibile se non trovare un accordo con i dirimpettai (in particolare gli hotel ndr), abbassando il volume dopo mezzanotte e mezzo anche se i nostri clienti non ne sono molto contenti. Bisognerebbe -ha poi sottolineato- adottare moderni sistemi di insonorizzazione ma i costi, per poche settimane di lavoro, risultano troppo impegnativi". In pratica, chi desidera proporre spettacoli musicali privi di inconvenienti, quali multe e ordinanze di stop all'attività ricreativa, dovrebbe cercare di ricorrere anche all'utilizzo di tecnologie che consentano di attenuare il suono: dai pannelli fono-assorbenti, al tetto del suono. "Tali interventi -rivela Santomo- a seconda dell'ampiezza dello spazio da allestire, potrebbero avere una spesa di ben oltre 50.000 euro". Il controverso contesto, tuttavia, ha prodotto una certa riduzione degli intrattenimenti da parte di altri operatori balneari, quasi tutti già incappati in pesanti provvedimenti restrittivi. "Ho deciso -ha considerato
Marino Chiarelli- che per evitare problemi l'estate prossima cambierò genere musicale, proponendo un'area di ascolto più tranquilla. Lavorare con musica dance e con un pubblico di oltre 1000 giovanissimi, crea non pochi problemi di controllo degli stessi eventi, nonché ulteriori costi per il servizio d'ordine e per riparare i danni subiti". Ai balneatori, invece, risulta indigesto il suggerimento di rivolgere le casse verso l'arenile e non verso la passeggiata del lungomare, disatteso da tutti. Il "businnes" delle serate musicali estive, produce un rilevante indotto economico, con incassi per decine di migliaia di euro.