(14 Marzo 2014)
Alba - Corto circuito distrugge mezzo commerciale in via Mincio
Circolava per Alba invece di essere ai domiciliari. Arrestato dai carabinieri del radiomobile
ALBA - Mentre gira la chiave di accensione il veicolo inizia ad andare in fiamme, fino ad esserne divorato. E', questa, la terribile scena accaduta ad un imprenditore del luogo che opera nel settore dell'edilizia, la scorsa notte, intorno all'una, in via Mincio, nel popoloso quartiere di Villa Fiore. Con molta probabilità, l'uomo nel mettere in moto il furgone, parcheggiato proprio sotto la sua dimora residenziale, ha involontariamente innescato un corto circuito elettrico nell'impianto del mezzo commerciale. Dall'iniziale fumo nero alle prime lingue di fuoco sono passati pochissimi istanti e, vista l'irrimediabile situazione, all'imprenditore non è rimasto che richiedere l'intervento dei Vigili del Fuoco. Quest'ultimi, per fortuna, sono subito accorsi, prima che il rogo si propagasse alle altre vetture in sosta.
Invece di trovarsi agli arresti domiciliari, a Villa Rosa, passeggiava per Alba. Per il rom Massimo Levakovic, 36 anni, fratello di Danilo (condannato a 10 anni per l'omicidio di Emanuele Fadani), l'altra sera, si sono riaperte le porte del carcere teramano di Castrogno. Ad individuarlo nella cittadina costiera sono stati i carabinieri del radiomobile, diretti dal luogotenente Luigi Colazzo. Levakovic, era stato ristretto ai domiciliari per reati riguardanti lo spaccio di stupefacenti.
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