(21 Gennaio 2015)
Alba Adriatica - Ambientalisti sul piede di guerra per la Bandiera blù parziale
Critiche all'amministrazione comunale, nonchè all'intera classe politica cittadina
ALBA - Torna ad accendersi la complessa situazione legata alla scarsa qualità ambientale delle acque marine. Il problematico ed annoso guaio che ha provocato, specie nell'ultimo quinquennio, enormi danni economici e d'immagine al vivace settore turistico, torna a riemergere in una nota a firma di Giuliano Marsili (nella foto), coordinatore della Task Force ambientale della Val Vibrata. In questo specifico frangente ad essere presa di mira è l'amministrazione comunale albense, nonché l'intera classe politica cittadina. Marsili contesta l'iniziativa dell'esecutivo municipale che ha annunciato di procedere verso la richiesta (alla Fee Italia), della Bandiera blù parziale. Con tale tale soluzione però "l'ambito e prestigioso vessillo -si legge nel documento- riguarderebbe circa 300 metri di arenile: soltanto la spiaggia a Sud, al confine con Tortoreto, l'unica ad essere caratterizzata da un'ottima qualità delle acque marine". Al contrario, gran parte della spiaggia albense (circa 2700 metri) resterebbe non idonea alla balneazione. "Con tale realtà -osserva l'esponente dei Verdi- assegnare la Bandiera blù parziale, a questo esiguo tratto di mare, è controproducente per l’immagine dell'intero comparto: è come ammettere che il resto dell'arenile è inquinato. Sono anni -incalza- che noi ambientalisti chiediamo alla Ruzzo Reti di evitare i soliti disastri causati dal depuratore durante la stagione estiva e alle amministrazioni locali di eliminare gli scarichi abusivi e mal funzionanti". Secondo il presidente delle 21 associazioni che formano la Task Force ambientale vibratiana "l'attuale amministrazione -si legge- cerca di salvare la faccia ma così facendo persegue lo stesso obiettivo delle precedenti, ossia eludere il problema e tirare a campare". Gli ecologisti sono sempre più sul piede di guerra e promettono battaglia, soprattutto, per la prossima stagione estiva. "Visto -si conclude nella nota- che non siamo stati invitati al tavolo tecnico sull'inquinamento, non ci resta che denunciare qualsiasi anomalia e problema di inquinamento e questo rappresenta un diritto e un dovere delle associazioni ambientaliste".
Ciao Città - Direttore responsabile D'Eugenio Bernardo Francesco - ciaocitta@alice.it C.Fisc.:DGNBNR57R17A125C