(9 Febbraio 2015)
Alba Adriatica - Conta dei danni dopo il mare in burrasca
La mareggiata ha scavato un varco sotto la Bambinopoli, mentre la spiaggia č piena di detriti
ALBA - Pioggia battente, forti raffiche di vento e, soprattutto, una violenta mareggiata, hanno riproposto il solito scenario di devastazione sulla spiaggia albense. Il mare nella zona Nord (la più erosa), è arrivato a fin sopra la passeggiata del lungomare, antistante la rotonda Nilo, depositando sull'arenile una grande quantità di detriti legnosi, misti ad altri materiali di scarto, in particolare plastica e ferro. Il danno più allarmante si è però registrato nella struttura della Bambinopoli comunale, già da diversi anni protetta con alcune file di massi. Il visibile segno dell'intensa azione erosiva delle correnti, questa volta, è stato lasciato all'angolo Sud del perimetro verde, con il mare penetrato fin sotto i pilastri del parco pubblico, dopo aver scavato e portato via la sabbia circostante. In una precedente e simile occasione, invece, era stato il fronte Nord della Bambinopoli, adiacente il torrente Vibrata, a subire l'ingresso del mare sotto le fondamenta ed i lavori per sistemarlo erano terminati appena un anno e mezzo fa. In questa fragile zona di Alba, ormai, da oltre un decennio, si contano solo pericoli e gravi danni, a causa delle puntuali piene del torrente e delle mareggiate. Infatti, mentre sono ancora in corso le opere per rinforzare gli argini a ridosso della foce del Vibrata colpiti dalle ultime piene fluviali, ecco che bisogna già preoccuparsi di altri interventi tecnici, ad iniziare dalla raccolta dei detriti in spiaggia. Tale compito verrà affidato, come in passato, alla ditta Poliservice che dovrà differenziare i rifiuti ma, intanto, per questo fenomeno naturale il Comune spende annualmente decine di migliaia di euro. Anche i gestori di stabilimenti balneari che operano nel tratto in questione hanno visto l'area della loro concessione demaniale allagarsi ed ora anch'essa è sempre più piccola, nonché invasa dal materiale spiaggiato. I balneatori, da molti anni, chiedono un progetto di difesa della costa albense strutturale che vada oltre il consueto riporto di rena, prima dell'estate. Sabbia che, peraltro, senza alcuna protezione, sarà destinata a sparire molto presto, per effetto dell'inevitabile mare in burrasca.
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