Alba Adriatica - Smistamento merci per gli abusivi in centro cittadino
Scattate foto a furgoni che scaricano scatoloni pieni di prodotti da consegnare poi ai "vù cumprà"
ALBA - Muniti di macchine fotografiche, residenti e negozianti albensi sono scesi in campo per smascherare il commercio abusivo. Scatti dall'alto di appartamenti di alcuni palazzi che hanno impresso il vasto giro di merci vendute e consegnate in pieno centro cittadino, nei paraggi della cosiddetta area del "ferro di cavallo" che gravita intorno alla stazione ferroviaria e nelle vie circostanti dello stesso Municipio. Le associazioni locali degli esercenti, ad iniziare dal Comitato Centro Storico, sono sempre più esasperate e ritengono che, tra le de
cine di venditori che, ormai, si accampano sull'arenile libero con una montagna di grandi buste piene di occhiali, borse, abiti, costumi, ecc., vi siano anche i grossisti. I residenti della zona, inoltre, riferiscono di un intenso via vai di furgoni, con a bordo scatoloni zeppi di prodotti di vario genere, da scaricare e consegnare ai "vù cumprà". Un fenomeno assillante, già emerso in precedenti stagioni estive ma che adesso, dopo i serrati controlli effettuati nello scalo ferroviario, è diventato ancora più vistoso. Sì, perché gli abusivi ora, sapendo di essere intercettati prima di arrivare al mare, evitano di scendere alla stazione albense, utilizzando altri mezzi di trasporto. In buona sostanza, Alba sembra essere diventata un punto di smistamento e vendita di oggetti falsi. Comunque, in questa infinita battaglia contro il commercio illegale, bisogna anche registrare un eccellente successo. Infatti, la passeggiata del lungomare Marconi, è tornata ad essere fruibile, libera dalla lunga distesa di mercanzia che la occupava, ogni sera, riducendone lo spazio a disposizione della gente a spasso, costretta all'ammasso e molto irritata. Una degradante situazione per i turisti ma anche un colpo basso all'immagine turistica del centro costiero, forse, ben peggiore rispetto a quello che accade in spiaggia, finalmente stroncata con la costante presenza dei vigili urbani, sulla corsia pedonale.
cine di venditori che, ormai, si accampano sull'arenile libero con una montagna di grandi buste piene di occhiali, borse, abiti, costumi, ecc., vi siano anche i grossisti. I residenti della zona, inoltre, riferiscono di un intenso via vai di furgoni, con a bordo scatoloni zeppi di prodotti di vario genere, da scaricare e consegnare ai "vù cumprà". Un fenomeno assillante, già emerso in precedenti stagioni estive ma che adesso, dopo i serrati controlli effettuati nello scalo ferroviario, è diventato ancora più vistoso. Sì, perché gli abusivi ora, sapendo di essere intercettati prima di arrivare al mare, evitano di scendere alla stazione albense, utilizzando altri mezzi di trasporto. In buona sostanza, Alba sembra essere diventata un punto di smistamento e vendita di oggetti falsi. Comunque, in questa infinita battaglia contro il commercio illegale, bisogna anche registrare un eccellente successo. Infatti, la passeggiata del lungomare Marconi, è tornata ad essere fruibile, libera dalla lunga distesa di mercanzia che la occupava, ogni sera, riducendone lo spazio a disposizione della gente a spasso, costretta all'ammasso e molto irritata. Una degradante situazione per i turisti ma anche un colpo basso all'immagine turistica del centro costiero, forse, ben peggiore rispetto a quello che accade in spiaggia, finalmente stroncata con la costante presenza dei vigili urbani, sulla corsia pedonale.
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