(3 Gennaio 2017)
Alba Adriatica - Ordinanza di sgombero in un'abitazione in via Montegrappa
Inagibilitą e pessime condizioni igieniche. L'atto riguarda anche il proprietario dell'immobile
ALBA - L'ultima ordinanza del 2016, a firma del sindaco Tonia Piccioni (nella foto), è stata emanata venerdì scorso ed ha riguardato lo sgombero di un appartamento in via Montegrappa, nella famigerata area del "ferro di cavallo" che gravita intorno alla stazione ferroviaria. Il sopralluogo effettuato dai vigili urbani e dai tecnici comunali, ha evidenziato una lunga serie di carenze, ad iniziare -si legge nell'atto restrittivo- dalle "pessime condizioni igieniche, con presenza di umidità, impianti fatiscenti, senza acqua potabile e con lo scarico delle acque reflue non allacciato alla pubblica fognatura". Fattori di forte rischio sanitario che hanno obbligato il primo cittadino albense a prendere provvedimenti urgenti: prima dichiarando inagibile l'edificio e poi ordinando l'immediato sgombero agli occupanti del trasandato alloggio. L'appartamento era in uso a quattro cittadini di origine orientale, provenienti dal Bangladesh e le disposizioni imposte dal sindaco Piccioni hanno coinvolto anche la proprietà dell'immobile. Il duro provvedimento attuato è il primo del genere nella zona in questione ma il caso emerso, tuttavia, non fa che confermare il notevole degrado urbano che caratterizza, da oltre un ventennio, il comparto a ridosso dello scalo ferroviario. Un tempo luogo centrale e vanto della cittadina oggi, all'inverso, considerato invivibile, di scarso valore, con tanti immobili cadenti ed insalubri, in cui risiedono decine di immigrati arrivati da varie parti del mondo. Il problema dell'abbandono urbano (da alcuni palazzi sono caduti anche pezzi di cornicioni) e le difficoltà relative ad una vera politica di integrazione, hanno avuto riflessi negativi sulla qualità della vita nel quartiere, in diverse occasioni, alla ribalta per episodi di cronaca nera. In passato e prima della lunga crisi economica che ha colpito il settore delle costruzioni edili, il Comune aveva ipotizzato la nascita di un nuovo e moderno contesto urbano, con l'idea di recuperare e riqualificare l'area. Purtroppo, accade il contrario e, forse, con l'andare del tempo arriveranno altre ordinanze simili.
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