(1 Febbraio 2017)
Alba Adriatica - Nuovo ponte alla foce del Vibrata entro fine marzo
Il sindaco: "L'impalcato ligneo č in avanzata fase di produzione". Telecamere in arrivo
ALBA - In merito all'inizio dei lavori per il rifacimento ex novo del ponte in legno alla foce del torrente Vibrata, fino a ieri, circolavano ancora dubbi e scetticismo, visto il trascorrere dei mesi dopo il finanziamento regionale ottenuto, per 430.000 euro. Al momento, infatti, la situazione è ancora ferma, con il vecchio ponte sempre al suo posto, senza mezzi ed operai in azione. Interrogativi che nell'aula consiliare, durante l'ultimo consiglio comunale, hanno assunto anche toni critici, da parte delle minoranze. A rispondere è stato lo stesso sindaco di Alba, Tonia Piccioni, annunciando che, invece, tutto procede per il verso giusto. "Non ci sarà -ha spiegato il primo cittadino albense- bisogno di aprire un grande cantiere e neanche di chiudere il passaggio per lungo tempo. L'impalcato ligneo del ponte -precisa- non viene realizzato sul posto ma è già in avanzata fase di produzione". La nuova struttura è stata ordinata dalla ditta che si è aggiudicata il compito di eseguire le opere (Pangea Consorzio Stabile di Pescara) e l'intervento di assemblaggio e sostituzione verrà effettuato in qualche giorno, una settimana al massimo. "Salvo improbabili imprevisti, il nuovo ponte in legno -garantisce il sindaco- sarà installato entro la fine di marzo". Si avvicina, finalmente, l'attesa inaugurazione che inoltre permetterà di chiudere il sipario su disagi, polemiche, proteste e frequenti ordinanze di sbarramento che hanno caratterizzato gli ultimi 3 anni di servizio del ponte in legno, tra Alba e Martinsicuro: il primo ad essere posizionato sulla costa abruzzese, nel settembre del 1996. La ventennale esperienza, comunque, servirà a produrre anche un importante novità, soprattutto, ai fini della sicurezza e della salvaguardia del costoso manufatto. "In accordo con il collega truentino Paolo Camaioni -conclude la Piccioni- si dovrà studiare e adottare soluzioni per evitare che i motori possano continuare ad attraversare il ponte, ad iniziare dalla sistemazione di telecamere". Un passo obbligato, alla luce dei danni e dei pericoli provocati sia alla struttura che a pedoni e ciclisti.
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