(11 Agosto 2018)
Alba Adriatica - Ferragosto in arrivo, all'insegna del tutto esaurito
Non si torvano pił camere libere, fino al 26. Problemi, invece, con la "movida notturna"
ALBA - In questi giorni la località balneare abruzzese ha raggiunto l'apice delle presenze turistiche tanto che, a cavallo di Ferragosto, non si riesce più a trovare una camera libera, per i villeggianti dell'ultima ora. Alberghi e residence registrano il tutto esaurito, fino a domenica 26 agosto, mentre in spiaggia e in riva al mare c'è il gran pienone di bagnanti. La "Spiaggia d'Argento", inoltre, conferma di avere un alto indice di gradimento anche da parte dei giovanissimi che l'affollano fino a tarda notte, attratti dai numerosi locali pubblici aperti sul lungomare Marconi. Se da un lato il classico comparto delle vacanze tiene il passo, senza particolari intoppi, per quanto concerne la "movida", invece, riemergono sempre elementi critici connessi, soprattutto, agli spettacoli musicali e all'emissione di decibel. Un questione che, da oltre un ventennio, contrappone operatori balneari, in modo particolare, e Comune costretto, dopo i controlli di legge, ad intervenire con ordinanze di stop alle manifestazioni musicali, come avvenuto, qualche giorno fa, nei confronti dello chalet "Hawaii", peraltro, in passato non nuovo a provvedimenti simili. Insomma, l'ultimo di una lunga serie cominciata già negli anni 80. Per cercare di risolvere il conflittuale contesto, in molti casi finito in controversie legali, tre anni fa, è stato approvato il Piano acustico comunale che ha diviso le zone di Alba. Sul lungomare però i parametri sonori stabiliti dal Piano sembrano non essere sufficienti per chi offre musica e balli, al contrario appaiono troppo permissivi per gli amanti della quetie. Un problema, forse, irrisolvibile, generato dal grande giro economico estivo che si sviluppa sulla fascia costiera albense che coinvolge, per pochi mesi, discoteche, dancing, lidi balneari e locali del tempo libero in genere. decine di commercianti del settore delle vacanze. Preferirebbero solo sanzioni pecuniarie, allo spegnimento della musica.
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