(1 Luglio 2019)
Alba Adriatica - Tassa di soggiorno e divieto di fumo in spiaggia
Scattano oggi i due nuovi provvedimenti comunali, con il posto di Polizia estivo.
ALBA - Vacanze al mare all'insegna dell'entrata in vigore della tassa di soggiorno e del divieto di fumo in spiaggia, ma anche del posto di Polizia estivo, per la terza stagione consecutiva: stamane è cominciato il servizio con due agenti in bicicletta lungo la riviera. Le vere novità dell'estate 2019 sono però i primi due provvedimenti che interesseranno le tasche dei turisti e la libera scelta (una volta) di fumare una sigaretta sotto l'ombrellone, come avvenuto fino a ieri. Nel primo caso, dopo circa un lustro di continui rinvii, è arrivato anche ad Alba il momento di far pagare il tributo per villeggiarvi. L'aspettativa relativa all'incasso finale è alta, considerato che un preventivo, peraltro calcolato al minimo, ha già indicato un sostanzioso introito per le casse comunali, di circa 200mila euro. L'intero provento della gabella, come stabilito nel patto sottoscritto tra l'associazione albergatori ed il Comune, verrà utilizzato per iniziative di promozione e per opere pubbliche, sempre riguardo il settore del turismo. Intanto, oggi, nel centro rivierasco è scattato l'ordine di non fumare in spiaggia, finora, l'unico vigente in Abruzzo. Ai lati delle torrette dei bagnini campeggia un grande pannello che invita appunto a non fumare sull'arenile. "La gran parte dei turisti -ha riferito Massimo Zarroli che gestisce lo stabilimento balneare Walkiki- ha apprezzato l'ordinanza del sindaco albense. Da parte mia ho collaborato all'iniziativa, facendo appendere ulteriori cartelli di divieto di fumo, su ogni ombreggio della mia concessione". Ma chi controllerà? "Noi -ha aggiunto Davide Corsi, bagnino di Costa Sicura- possiamo solo informare il bagnante ma non certo imporre di spegnere la sigaretta". Nel frattempo, l'ente municipale ha già posizionato una decina di raccoglitori di cicche, all'ingresso delle spiagge libere, mentre chi vorrà fumare potrà farlo, ma solo all'interno degli stabilimenti balneari. Per i trasgressori, sono previste multe che vanno da 25 a 500 euro.
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