(27 Marzo 2012)
Alba Adriatica - Il caso Marziale infiamma la politica albense
Sinistra per Alba chiede al sindaco di ritirare la delega al Turismo all'assessore esterno
ALBA - "Conflitto di interessi e procedure ad personam". E' questo l'aspro titolo del documento, a firma di Sinistra per Alba, che attacca l'amministrazione comunale di centrosinistra (Pd e Udc), purtroppo, tra le più insignificanti della breve storia albense. "Il 4 luglio scorso -si legge nella nota- l'assessore Marziale (scelto dal sindaco ma non eletto dai cittadini), in qualità di geometra, presenta un progetto edilizio che viene approvato in consiglio comunale il 23 febbraio scorso". Per Sinistra per Alba, coordinata da Raffaele Di Biagio, tale "efficienza e celerità non viene dimostrata quando si tratta di risolvere i problemi dei cittadini". Implicito il riferimento alla storia di un parcheggio da riservare ad un diversamente abile di Alba e mai concesso. "L'assessore Marziale -si continua- voluto dal sindaco come persona che doveva rilanciare il turismo, si è distinto, invece, per la sua totale estraneità. Nessun intervento a contrasto dell'erosione e nessuna iniziativa per migliorare l'immagine turistica di Alba. Al contrario, -si evidenzia- si è contraddistinto per la sospensione della Bandiera blu". Le dure critiche si estendono poi al sindaco Giovannelli ed ai consiglieri di maggioranza, "ridotti solo ad alzare la manina a comando". "Il sindaco -scrive Sinistra per Alba- deve spiegare ai cittadini come si concilia il ruolo di geometra e di pubblico amministratore dell'assessore Marziale. Permettere ad un tecnico di entrare nella stanza dei bottoni, senza nemmeno essere stato eletto dai cittadini, è il classico conflitto di interessi. Invitiamo -si conclude- il sindaco a revocare l'incarico a Marziale, per eliminare qualsiasi sospetto".
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