(23 Agosto 2012)
Alba Adriatica - Il sindaco potrebbe abbandonare il Pd
Sulla vicenda Marziale si apre la campagna elettorale
ALBA - Il Pd albense nel marasma della confusione e della divisione. Infatti, la rovente estate albense che ha messo in mostra i soliti guai della cittadina balneare: inquinamento del torrente Vibrata, emissione del divieto di balneazione, miasmi fognari e degrado urbano, ora s'infiamma anche per la politica. Il sindaco Franchino Giovannelli (Pd) (nella foto), dopo la richiesta di dimissioni dell'assessore al Turismo, Pierluigi Marziale (Udc), ratificata in una recente riunione del direttivo dei Democratici, ora avverte che potrebbe uscire dal suo stesso partito. In una intervista rilasciata ad un'emittente televisiva locale ha affermato di non accettare "imposizioni che hanno quasi del militaresco e per chiarire questa vicenda, sono anche disposto a sospendermi dal partito". Il conflitto interno al Pd sulla questione delle dimissioni di Marziale che cova da mesi, si è manifestato anche nell'ultimo consiglio comunale, con l'assenza dell'assessore ai Lavori Pubblici, Gabrielie Viviani (Pd). Questi, ha ancora in mano la maggioranza politica nel direttivo, di quel poco però che resta del disperso partito di Bersani, ad Alba. Il sindaco, comunque, prima di prendere questa drastica decisione, ha in programma di incontrare il segretario provinciale Roberto Verrocchio, considerando, inoltre, che la questione Marziale, "non esiste", come già affermato in precedenza in consiglio comunale. "La questione morale -ha osservato Giovannelli- mi sta a cuore e non potrebbe essere altrimenti ma su questa vicenda non sono in sintonia con gli ordini perentori che arrivano dal Pd". La campagna elettorale, per le prossime elezioni comunali, è già iniziata.
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