(20 Ottobre 2012)
Alba Adriatica - Reazioni al tragico fatto di sangue in viale Della Vittoria
Cittadini e commercianti albensi allibiti
ALBA - Il tragico fatto di sangue avvenuto, ieri, in viale Della Vittoria, ha trasformato un tranquillo pomeriggio di passeggio e shopping tra i negozi, in una lugubre e triste atmosfera. In tutta la cittadina ora si avverte un sentimento di forte afflizione, mista a paura e rabbia. Viale Della Vittoria è la strada simbolo della breve storia albense, sede delle principali vetrine commerciali del centro balneare ma dopo questo estremo gesto di violenza, molti residenti stentano a riconoscerla ancora tale. "Alba -commentano diversi esercenti allibiti- in questi ultimi anni ha perso tutto quello che aveva di bello e positivo. Quanto accaduto mette i brividi, perché i colpi sono stati sparati in pieno giorno e in una strada trafficata e frequentata. Potevano -rimarcano- anche raggiungere eventuali ed ignari passanti". "Siamo tristi e molto preoccupati -aggiunge una tabaccaia- Per Alba girano molto persone sconosciute". La zona del delitto è delimitata dai nastri, a 100 metri dal cadavere giacente davanti al bar MD, sia ad Ovest che ad Est. Ai margini però ci sono numerosi capannelli di cittadini albensi, in particolare nei dintorni di un'edificio privato, abitato da un'anziana signora, molto conosciuta nella zona. In questa casa è stato vissuto un momento scioccante e di terrore, quando un uomo ferito nella brutale sparatoria, lasciando scie di sangue sui muri ed a terra, per fuggire all'esecuzione, è improvvisamente entrato nella camera da letto dell'anziana donna che si è messa ad urlare, in preda al forte spavento. All'interno, in altre stanze, c'erano alcuni familiari che sono intervenuti ma il fuggitivo è riuscito a scavalcare il recinto, uscendo in una stradina laterale, prima di accasciarsi ed essere soccorso dai sanitari. Un cruento pomeriggio di sangue che non sarà certo dimenticato con facilità, come la notte di S. Martino di due anni fa, quando venne ucciso, da alcuni giovani della comunità rom, il giovane commerciante albense Emanuele Fadani. Continua, purtroppo, il periodo nero per la rinomata cittadina rivierasca che negli ultimi anni è salita spesso alla ribalta, per sanguinari fatti di cronaca nera e disastri ambientali. A tal motivo, non sono mancate astiose accuse nei confronti degli amministratori comunali che decantano sempre il tema della sicurezza, senza poi attuare mai alcun provvedimento, ad iniziare dalle promesse telecamere da sistemare in diversi luoghi della cittadina. Nel mirino delle lamentele anche il taglio delle Forze dell'ordine ed il degrado del patrimonio immobiliare che consente di nascondersi, tra migliaia di appartamenti.
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