(2 Settembre 2013)
Alba - Stazione ferroviaria sempre con i bagni chiusi. Riesplode la protesta
Del degrado generale adesso č al corrente anche il sindaco Tonia Piccioni
ALBA - Invece di essere vanto della cittadina balneare, la stazione ferroviaria albense (sorta nel lontano 1863), continua a suscitare proteste e critiche. Sotto accusa la persistente situazione di abbandono e degrado, ormai, emblema dello scalo, da un oltre un decennio. Sì, perché da quando venne completamente automatizzato, eliminando le fermate estive di treni provenienti dalle grandi città del Nord Italia, nonché tutto il personale esistente, la stazione e i suoi dintorni (il cosiddetto "ferro di cavallo": via Regina Margherita, via Principe Umberto e via XXIV Maggio), sono diventati il peggior luogo della cittadina in cui risiedere. Ieri, è tornato a riesplodere il problema principale della struttura: la chiusura dei bagni pubblici interni, a causa dei ripetuti atti vandalici (sanitari rotti o divelti) e per la generale sporcizia, visto il mancato servizio di pulizia quotidiana. Quest'ultimo, in molte occasioni, è stato compiuto dagli stessi gestori del bar annesso allo scalo (preso d'assalto da decine di viaggiatori in cerca di toilette), o dagli aderenti alla Pro Loco Alba che ha sede proprio all'ingresso della stazione ferroviaria. La Pro Loco, all'atto dell'insediamento, ha cercato di abbellire il luogo ma poco dopo gli episodi di vandalismo e violenza (il sito è frequentato anche da diverse persone con problemi di tossicodipendenza), sono tornati a manifestarsi. Numerosi, inoltre, i casi che hanno anche richiesto l'intervento di pattuglie delle Forze dell'ordine e delle ambulanze. Del negativo aspetto adesso è stato informato anche il nuovo sindaco di Alba, Tonia Piccioni, nella speranza che possa intervenire in maniera più incisiva, a differenza di quanto fatto finora. Il primo cittadino albense dopo la segnalazione di alcuni operatori commerciali e residenti del posto, ha garantito, comunque, il suo interesse alla questione, per cercare di individuare canali istituzionali utili per migliorare l'odierna realtà. Intanto, tra coloro che ogni giorno vivono nella stazione, sta facendo breccia l'idea di intervenire in prima persona per riparare i bagni, al momento chiusi a chiave.
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